Sostegno alla vittime di violenza

L’esperienza pluridecennale che ho maturato all’interno di un centro di accoglienza per le vittime di violenza mi ha permesso di entrare e sviscerare le dinamiche sottostanti a questo fenomeno, in ogni sua forma.

Alla base di queste dinamiche di sottomissione o di abuso, che sono prevalentemente a carico delle donne ma ci tengo a precisare che non sono solo donne le vittime, c’è una mentalità maschilista di dominio, controllo e potere. D’altro canto la nostra società pur vantandosi di essere moderna e aperta, è in ogni caso ancora fortemente caratterizzata da stereotipi che non aiutano ad arginare il fenomeno. Lo vediamo nella pubblicità, nei messaggi che vengono costantemente veicolati dalla televisione, dai giornali, dalla politica ecc..

Detto ciò è naturale che non si può fare di tutta l’erba un fascio e che la violenza domestica ha determinate caratteristiche differenti da uno stupro, differenti dallo stalking o dal mobbing, o ancora dall’abuso su un minore, non è questa la sede per elencare le differenze, ma quello che accomuna tutte queste forme è l’urgenza di un sostegno alle vittime, siano esse donne o uomini.

Le conseguenze che lascia una violenza ( fisica, psicologica o sessuale che sia) sono devastanti ed è assolutamente necessario saper cogliere i segnali anche non verbali che la vittima invia al professionista.

Il depauperamento delle risorse che l’atteggiamento violento produce è fortissimo, tanto da generare nella vittima una sintomatologia complessa che va dalla depressione ai disturbi alimentari, dall’insonnia agli attacchi di panico, dal senso di colpa di essere artefici della provocazione, alla chiusura in se stessi ed alla difficoltà di riprendere le fila della propria esistenza.

Sostenere le Vittime di Violenza

Lavorare con le vittime di violenza significa aiutarle intanto a percepirsi come vittime, senza rifiutare questa parola, perché solo riconoscendosi in questo ruolo potranno restituire all’autore della violenza tutta la responsabilità dell’atto.

Una volta fatto questo passaggio è necessario aiutare la vittima a ricostruirsi pezzo pezzo, lavorando sul senso di colpa e sulla possibilità di riprendersi la dignità che sentono perduta.

In questo caso il lavoro terapeutico è più delicato che mai, ogni parola fuori posto può determinare una nuova chiusura o la perdita della fiducia, è necessario quindi lavorare con la massima accortezza senza forzare mai dei passaggi, ma accompagnando la vittima con i suoi tempi, a risollevare la testa dopo il sopruso.

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Ansia Attacchi di Panico

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Autostima

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Dipendenza affettiva

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Sostegno vittime violenza

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