Ansia e Attacchi di panico

Cos’è l’Ansia?

L’ansia è un disturbo molto frequente, soprattutto nella società moderna, che detta ritmi spesso non umani e soprattutto è strettamente connessa alla paura di non farcela ad ottenere gli obiettivi che ci poniamo. E’ caratterizzata da una “paura generalizzata senza oggetto , ovvero da un costante stato di allarme che ci fa stare perennemente in tensione fisica e mentale. Molto spesso l’ansia è un tratto che ereditiamo da uno o da entrambi i genitori. Purtroppo è una delle caratteristiche psicologiche più “contagiose”.

Se viviamo da piccoli in un contesto dove gli adulti sono ansiosi. La percezione che ne trarremo sarà quella di vivere in un mondo pericoloso,pieno di rischi e quindi da tenere costantemente sotto controllo. Se già gli adulti di riferimento, che dovrebbero dare protezione e sicurezza, si mostrano preoccupati e costantemente in allerta quello che i figli percepiranno sarà un senso di insicurezza e di precarietà.

Come si manifesta? I Sintomi dell’Ansia

L’ansia ha molte facce e può manifestarsi sia con sintomi più psicologici come ad esempio un senso di oppressione, una costante tensione emotiva, insicurezza e apprensione, pensieri costanti di un futuro catastrofico e rischioso, sia con sintomi fisici come palpitazioni, tachicardia, tremori, sudorazione, sensazione di soffocamento, insonnia, mal di stomaco, gastriti, psoriasi, e tutta una serie di sintomi così detti psicosomatici.

Partendo dal presupposto che tutte le emozioni sono importanti e sono collegate ad una funzione di sopravvivenza, anche la paura, quando queste vengono scollegate da un piano di realtà e non ancorate ad un oggetto nel “qui ed ora”, diventano disfunzionali.

Potremmo dire che l’ansia è una paura staccata dal suo oggetto originario, integrata internamente come un automatismo e quindi che ha perso la sua funzione positiva di protezione, per diventare una gabbia che ci fa vivere molto male e con un livello di stress psico-emotivo elevato.

Potremmo dire che quando la paura insorge senza che ci sia un reale stimolo, diventa ansia e quindi assume una connotazione patologica. Questo impedisce agli individui che ne soffrono di produrre risposte adeguate e funzionali.

Quando l’ansia si trasforma in attacco di panico

In alcuni casi questa ansia molto forte può sfociare in attacchi di panico veri e propri, caratterizzati da precisi momenti in cui l’ansia diventa così acuta e fuori controllo da provocare uno stato paralizzante e terrificante in cui spesso si ha la sensazione di non sopravvivere.

La paura di morire, la paralisi degli arti, la sudorazione, l’annebbiamento, il senso di soffocamento, il cuore che scoppia in gola sono sintomi caratteristici degli attacchi di panico.

E’ bene anche sottolineare che il panico, quando non insorge in soggetti particolarmente ansiosi, può essere anche conseguenza di un trauma subito, conscio o inconscio, presente o passato che sia.

In questo caso l’attacco di panico può essere collocato all’interno di quella sindrome definita come Disturbo Post Traumatico da Stress.

Come gestire ansia e attacchi di panico?

Gestire l’ansia e gli attacchi di panico si può e si deve, in quanto spesso rappresenta un sintomo estremamente limitante per i soggetti che ne soffrono.

Un percorso psicologico può essere estremamente utile, non solo per apprendere specifiche tecniche per gestire i momenti di panico e allentare la tensione legata all’ansia, ma soprattutto per ricollegare questa paura al suo trauma o all’imprinting originario. In questo modo, avendo ben chiara l’origine e quindi ricollegando la paura al suo oggetto, il livello di ansia diminuirà drasticamente.

 

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